Greta grintosa: viaggiare con la fantasia

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Una raccolta di 10 racconti della grande Astrid Lindgren, per vivere storie dove la fantasia è la parola chiave.

La mia ottenne lettrice ha letteralmente divorato i racconti di questa splendida edizione Iperborea (quanto è bella la copertina!?), entusiasta di conoscere dove l’avrebbero portata i bambini protagonisti di storie non sempre felici (eh si, alcune sono davvero tristi) ma con risvolti inaspettati e soprattutto ricchi di speranza.

Si parte con Greta Grintosa che, instancabile e piena di energia, organizza da sola la festa di Natale per la nonna malata; Bertil, invece, è un bambino sempre solo in casa ed annoiato (mia figlia è corsa da me sconvolta perché per lei è inammissibile che un bambino di 6 anni possa restare a casa da solo!) che scopre che sotto il suo letto c’è un bambino alto un pollice con cui farà amicizia, aiutandolo a rendere confortevole la sua tana.
E poi ancora ci sono Goran, la principessa Lise-Lotta, Kalle e tanti altri piccoli eroi che insegnano a vedere le cose da una prospettiva diversa rispetto a quella degli adulti.

Cosa c’è di meglio di viaggiare con la fantasia? Soprattutto se i protagonisti sono così semplici e reali, bambini in cui è impossibile non rispecchiarsi. Credo sia questo il segreto della grande Astrid Lindgren: calarsi nella piccola realtà dei piccoli dove tutto sembra possibile.

Se ci pensate, i bambini hanno la capacità di vedere quello che noi adulti non riusciamo più nemmeno lontanamente a pensare! Hanno una fiducia immensa verso il prossimo e credono nella magia.
Tutto si sistema, niente è impossibile.

E quindi sorrido davanti a questi racconti, perché penso alla mia ottenne fantasiosa e al suo mondo colorato, fatto anche di magia e cantanti (o Santi) che le lasciano bigliettini di risposta ai suoi.

Queste letture non possono fare che bene. E farebbero bene anche a noi adulti per non perdere quel pizzico di fantasia che ancora non abbiamo perso.