Agatina senza pensieri di Giankarim De Caro

È un romanzo di appena 170 pagine che condensa una vita intera, di una famiglia siciliana dai risvolti inquietanti e dolorosi.

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Se volete leggere un libro con al centro una storia famigliare intensa, significativa, completa e soprattutto scritta bene, “Agatina senza pensieri” di Giankarim De Caro (Navarra Editore) è proprio quello che fa per voi.

È un romanzo di appena 170 pagine che condensa una vita intera, di una famiglia siciliana dai risvolti inquietanti e dolorosi.
Tutto parte da una morte e dai ricordi. Una memoria che può far male ma allo stesso tempo guarire.

“Agatina si stupì di essere tornata di nuovo preda di mille pensieri, ma adesso era forse, finalmente, in pace con se stessa: non sentiva più la necessità di non vedere, non sentire, qualcosa si era smosso nella sua coscienza assopita dal rancore”

Una sera d’estate del 2006, quella che vedrà l’Italia campione del mondo (9 luglio), la famiglia Lo Trovato è costretta a riunirsi per la triste circostanza della morte di Aspano, riaccendendo quanto rimasto in sospeso in Agatina, la sorella emigrata a Matera, da tanti anni, per difendere la sua libertà, il suo amore, la dignità.

Tornare a casa per tre giorni riesce a rimettere a posto tutto quello che per molto tempo era stato accuratamente sepolto, ammatassato, coperto da “pezze dell’oblio”.
Il passato, in qualche modo ritorna sempre e quando la consapevolezza prende il posto del rancore, resta il perdono.

“Aveva recuperato ricordi antichi e li aveva guardati senza filtri”

Attraverso i ricordi si ripercorre, quindi, la vita dei vari famigliari di Agatina, a partire dal padre, Saro, abbandonato, orfano e “maledetto del mondo, nato sotto una cattiva stella, una delle più buie, una di quelle nate spente, agonizzanti nel grande mare di stelle che popolano l’universo…

Nessuna comprensione da parte della madre, anch’essa vittima delle scelte altrui, sola, infelice e con un grande segreto in fondo al cuore. Dei due fratelli di Agatina, uno è assente, l’altro (Aspano) è fin troppo presente e ingombrante.

La fuga è l’unica scelta per Agatina.

Il ritorno però è perdono.

“Investita da un vento nuovo, non provò più risentimento, e neanche paura, tutte le memorie dimenticate adesso potevano essere lasciate alle spalle”.

A me questo libro è piaciuto davvero tanto. Ve lo consiglio di cuore.