Perché leggere i gialli di Rocco Schiavone – Antonio Manzini

antonio manzini sellerio vecchie conoscenze.

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Non ho mai nascosto il mio amore per i gialli, in particolare per gli italiani.

In questi ultimi giorni di luglio, alle porte dell’iniziativa che porto avanti con Leggere e rileggere da tre anni, AGOSTO IN GIALLO, ho finalmente recuperato il penultimo libro della serie di Antonio Manzini, “Vecchie conoscenze” (Sellerio) e sono quindi già pronta per “Le ossa parlano”, l’ultimo libro della serie.

Inutile dire che aspetto con trepidazione altre nuove uscite con il Vicequestore Rocco Schiavone al quale mi sono tanto affezionata, ancora prima di vedere la serie in Tv con Giallini.

Per chi non avesse ancora intrapreso questa serie, qui c’è un mio articolo sui gialli dove ho inserito l’elenco dei libri da leggere in ordine. Il primo della serie di Rocco Schiavone si intitola “Pista nera”.

Perché leggere i gialli con Rocco Schiavone di Antonio Manzini?
Intanto perché Manzini è stato allievo di Andrea Camilleri:-)
E poi perché Rocco Schiavone non è un vicequestore come tanti: è irriverente, scorretto ma con un cuore grandissimo; è romano ma è costretto ad esercitare la sua professione ad Aosta; il suo cuore batte solo per una donna che non può più stringere tra le braccia; risolve con grande maestria i casi. Le sue indagini, inoltre, sono sempre originali, ingarbugliate al punto giusto e con colpi di scena ben congegnati. L’ambientazione, inoltre, è affascinante.

Lo consiglio, quindi, per momenti di lettura da vivere con il giusto fiato sospeso, non solo ad agosto;-)