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La maestra dei passi avanti di Federica Zeppilli: intervista e recensione

Quando, tempo fa, Federica mi ha chiesto di leggere il suo libro in uscita per Capponi Editore, non ho avuto dubbi. Spesso non metto limiti al mio entusiasmo da lettrice, soprattutto se sono trasportata da una forte empatia.

Non mi sono sbagliata: Federica ha conquistato totalmente la mia attenzione e mi ha coinvolto nella storia della maestra di danza Chiara Palermi che personalmente spero di “rincontrare” presto.

Capitoli brevi e ben scritti seguono fluidamente una storia in giallo ben congegnata (e voi sapete che io ho una predilezione per i gialli, soprattutto italiani!), quindi l’indagine-non indagine di Chiara (mi ha ricordato tantissimo la prof.ssa Baudino di Margherita Oggero) entra di diritto tra le mie indagini preferite che, si sa,  il più delle volte sono portate avanti da “uomini”.

L’intraprendenza, il coraggio, lo spirito creativo e curioso della protagonista aiuteranno l’affascinante commissario Lorenzi alla risoluzione del caso e probabilmente anche della vita stessa di Chiara che viene messa in crisi…

Ho avuto il piacere di intervistare Federica Zeppilli per scoprire qualcosa in più su di lei (Lo sapevo! Lei è davvero una maestra di danza!!!), il suo personaggio e soprattutto se presto avremo tra le mani una nuova uscita con la cara maestra di danza Chiara.

Da dove nasce la tua passione per la danza? Sei o sei stata una ballerina?
La mia passione per la danza nasce molti anni fa ed è una passione che ancora oggi riempie la mia vita. Infatti, dopo anni di studio e insegnamento della danza contemporanea in una scuola di Roma, da alcuni anni sono direttrice artistica e docente di una scuola di arti performative nella mia città natale, Ascoli Piceno, nelle Marche.

Quando hai iniziato a scrivere?
Scrivo da sempre. Il mio primo ricordo però è questo: mia nonna lavorava in biblioteca e i miei genitori spesso, da bambina, mi portavano lì di pomeriggio. Mia nonna lavorava e io leggevo e scrivevo. Ho iniziato proprio sui lunghi tavoli della biblioteca comunale, fra studenti e libri di testo, a scrivere le mie prime poesie e i miei primi racconti.

Ti sei ispirata a qualcuno per il personaggio di Chiara Palermi?
Il personaggio di Chiara, devo ammetterlo, è un po’ un mio alter ego anche se con qualche anno in meno. Durante l’estate di tre anni fa, in un periodo particolare della mia vita, ho avuto voglia di rivivere i miei anni romani. La scrittura per me è un po’ come la lettura. Mi permette di immergermi completamente nella storia. È stato divertente indagare con Chiara e ritrovarmi in luoghi che amo e che ultimamente non ho più molto modo di frequentare.

Sei una lettrice di gialli?
Assolutamente sì. Anche se, devo essere onesta, da quando ho iniziato a scrivere il mio romanzo lo sono un po’ meno. Probabilmente non voglio essere influenzata, non so, ma indubbiamente negli ultimi tre anni ho messo un po’ da parte la narrativa di genere per dare spazio ad altri autori.

Da lettrice assidua di gialli e soprattutto delle serie, il tuo libro ha avuto il potere di farmi affezionare a un personaggio che spero di rileggere presto. Ci delizierai presto con una nuova avventura che vedrà Chiara alle prese con una nuova indagine?
Proprio così! E non ti nascondo che per questa intervista ho appena interrotto la scrittura dell’ultimo capitolo del nuovo romanzo che, se tutto ve bene, vedrà la luce nei primi mesi del 2021. Chiara sarà di nuovo protagonista di una nuova indagine e anche la sua vita sentimentale subirà dei mutamenti.

Sapevi già che ci sarebbe stato almeno un secondo capitolo con la stessa protagonista?
In qualche modo sì e probabilmente è abbastanza intuibile da alcune questioni che Chiara lascia in sospeso. Poi il romanzo è andato e sta andando molto bene per cui … Chiara non potrà fare a meno di tornare!

Qual è il tuo scrittore di gialli preferito?
Ricordo che nella tua prima recensione dicesti che in qualche modo il mio romanzo ti ricordava quelli di Margherita Oggero. Per me è stato un onore incredibile. Ho adorato i suoi gialli e la sua scrittura intelligente ma allo stesso tempo leggera. Devo dirti però che al momento la mia giallista preferita è Camilla Lackberg della quale ho letto praticamente quasi tutto (dico quasi perché resto volutamente indietro di un paio di romanzi per evitare di rimanerne sprovvista al biogno). La Lackberg è una scrittrice che riesce, in maniera magistrale, a far convivere nelle pagine dei suoi romanzi una rassicurante quotidianità con degli scenari estremamente torbidi e lo fa con un equilibrio perfetto! Inoltre adoro le ambientazioni della letteratura nord europea!

Grazie, Federica. Oggi ti apprezzo ancora di più.

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