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Bel-Ami di Guy de Maupassant

È partito con Bel-Ami, classico della letteratura francese, il mio viaggio letterario chiamato #naturalistifrancesi

Affascinata dalla corrente realista che ha dato un forte impulso ai romanzieri italiani – Verga, Capuana, De Roberto – ho deciso di intraprendere un nuovo percorso in questo mio 2023, con Guy de Maupassant, Flaubert, Zola e Dumas (figlio).

Quanto mi sono divertita con Bel-Ami!
Georges Duroy – che poi diventa Du Roy e cioè il nostro Bel-Ami – è uno di quei personaggi che è impossibile dimenticare. Un po’ come Edmond Dantès – Conte di Montecristo o Heathcliff di Cime tempestose. Un uomo per il quale all’inizio del romanzo si prova tanta pena ed empatia finendo per biasimarlo o addirittura odiarlo.

È stato molto interessante per me leggere questo romanzo ripercorrendo anche la vita del suo autore, Guy de Maupassant, uomo disturbato con una genialità scoperta e sollecitata dall’amico Gustave Flaubert.

Bel-Ami è il frutto di un mondo in cui erano molto forti le distinzioni sociali e dove chi aveva delle capacità, poteva anche emergere. O forse è quello che vuole farci credere de Maupassant con il suo Duroy che riesce a diventare ricco e a collocarsi nell’alta società, nonostante fosse senza né arte né parte. E’ bastato al nostro Bel-Ami un incontro casuale per le strade di Parigi per trovare la strada giusta, il lavoro giusto, la donna (o donne:-)) giusta e insomma…una bella vita davvero.

Ma il bello di questo romanzo non è solo il modo in cui il protagonista riesce sempre a venire fuori dai guai e a farsi pian piano apprezzare da amici e colleghi, ma anche la faciloneria con cui ruba le donne/mogli degli uomini che gli hanno aperto la porta della notorietà.

Si può quindi ben dire che dietro questo personaggio si celi una vera denuncia verso l’ipocrisia, l’opportunismo e la meschinità di certe classi piccolo borghesi, tanto che quando sembra che Bel-AMI possa aver finalmente messo la testa a posto, arriva il colpo di scena a sottolineare che “il lupo perde il pelo ma non il vizio“.

Lettura molto piacevole e scorrevole che consiglio di cuore.

2 Commenti

  1. Chiara Marzo 5, 2023

    Ciao Viviana, l’ho letto anch’io l’anno scorso e l’ho trovato molto appassionante e zeppo di spunti di riflessione! Io poi ho un debole per la letteratura francese, quindi adoro tutto ciò che viene da Oltralpe!

    Rispondi
    1. Viviana Sarti Marzo 6, 2023

      Si, c’è da dire che catapulta in un mondo molto distante dal nostro e ci sarebbe davvero tanto di cui parlare…

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