Ogni anno cerco di dedicare il mio tempo da lettrice anche ai classici e, per il 2024, la scelta è ricaduta sulle sorelle Brontë delle quali non ho letto tutti i romanzi, mentre quelli letti, diversi anni fa, necessitano di una rilettura e di una nuova riflessione.
A suo tempo, per esempio, non amai “Cime tempestose” di Emily, facendo sollevare quasi un polverone tra il popolo dei book blogger di Instagram:-)
Jane Eyre di Charlotte l’ho letto tre volte, mentre non conoscevo affatto il suo “Il professore”. Di Anne, qualche anno fa, lessi Agnes Grey, e adesso voglio scoprire assolutamente il suo “La signora di Wildfell Hall”.
Fino a giugno, quindi, le mie serate “classiche” saranno dedicate alle tre sorelle dello Yorkshire (Inghilterra) e alla scoperta delle loro vite.
Ho deciso di leggere non solo i loro capolavori, ma anche le biografie. Ho letto “Tutto questo fuoco” di Ángeles Caso (Marcos y Marcos) e le “Lettere di Charlotte, Emily e Anne Brontë” (SE), che mi hanno permesso di immergermi totalmente nel loro mondo, nelle loro giornate fatte di cose semplici, in una casa e in un luogo isolati dai grandi centri abitati e dalle importanti città. Un contesto che non ha limitato la loro fantasia e soprattutto l’esplosione delle loro passioni.
Non è stata di certo una vita felice quelle delle tre sorelle, private della madre già da piccolissime e delle due sorelle maggiori (erano in tutto 5 sorelle e un fratello, anche quest’ultimo perso malamente, quando ormai erano adulte). In una vita di stenti, ristrettezze economiche, di pochi agi (la loro lotta riguardava soprattutto quella contro il freddo e i malanni), Charlotte, Emily ed Anne hanno trovato forza ed energia affidandosi alle loro penne e alla lettura.
Dopo aver scoperto i tanti particolari della loro vita (sapevo già che inizialmente furono costrette a pubblicare con nomi da uomini, per essere prese in considerazione da editori e critici), penso sia stata una vera fortuna che Charlotte sia riuscita a sopravvivere ancora qualche anno dopo Emily ed Anne, strappate anch’esse al mondo dalla tisi, per completare il sogno delle loro pubblicazioni e offrendo giusta memoria alle due sorelle scomparse prematuramente.
Il destino della famiglia Brontë, però, non poteva andare diversamente nemmeno per Charlotte: anche lei ha lasciato presto questa vita, riuscendo, anche se per poco, a godere delle gioie dell’amore e del matrimonio, che espresse così in una delle tante lettere alla cara amica Ellen:
“La mia vita è davvero cambiata; sembra così strano essere sempre ricercata, costantemente chiamata: comunque, è una cosa meravigliosa…Per ciò che riguarda la mia esperienza matrimoniale. devo dire che tende a farmi uscire da me stessa….“