I libri, come detto più volte, sono dei veri colpi di fulmine. Non decidi tu nemmeno il momento adatto per leggerli: sono i libri a sceglierci e a catturare la nostra attenzione, nei tempi giusti.
Venivo fuori da una lettura molto pesante per me (Non lasciarmi di Ishiguro – ve ne parlerò presto) e avevo bisogno di un “sano giallo – thriller soft” e tornare nella mia zona comfort.
Sono una giallista nell’anima, non proprio da thriller ansiogeno, e il romanzo di Courtney Summers, infatti, è stato perfetto per me.
Scritta molto bene, la storia di Sadie, anzi de Le ragazze, si snocciola fluidamente tra i pensieri e avvenimenti raccontati dalla stessa Sadie e il cronista di una serie podcast intitolata, appunto, Le ragazze.
Mi è piaciuta molto la costruzione dei fatti attraverso i protagonisti e il continuo intersecarsi di passato e presente: un presente che non si è ancora concluso MA non dico perché;-)
Anche se avevo già immaginato e indovinato alcuni risvolti (ahaha sono un’esperta!), ho trovato la vicenda molto realistica (purtroppo) e con alcuni colpi di scena inaspettati e, in ogni caso, non assurdi. Ho detto più volte che non amo i generi surreali e che scadono nella fantascienza!
La storia di Sadie è la storia di una qualsiasi ragazza di oggi e questo mi ha molto commossa e intristita.
Non è facile parlare ed esprimere i tanti sentimenti che si provano, soprattutto se si subiscono dei traumi. Non sempre è possibile capire gli atteggiamenti di chi ci sta intorno e interpretare i segnali.
E ancora una volta, penso e dico che bisogna essere anche fortunati su dove si nasce e in quale famiglia ci si trova.
Ringrazio quindi la casa editrice Rizzoli perché con questo libro mi ha permesso di vivere una storia che, oltre a regalare suspense, mette in luce i problemi sociali e tutte le possibili soluzioni.