Esce proprio oggi in libreria il quarto capitolo di Sara e per festeggiare la casa editrice Rizzoli ha organizzato un incontro proprio con Maurizio De Giovanni, uno degli autori di gialli e noir che amo di più e che, da qualche anno, ha dato vita ad un nuovo personaggio, una donna dalle grandi capacità investigative.
Gli occhi di Sara è il titolo del nuovo libro, contenente una storia che, come ha spiegato lo stesso Maurizio De Giovanni, nasce da alcuni episodi e personaggi realmente esistiti nella nostra storia: la caduta del Muro di Berlino, la fine del comunismo, la visita di Papa Wojtyla nel 1990 a Napoli. Elementi che hanno fornito all’autore la traccia per una storia che potesse coinvolgere Sara, approdata in città proprio in quegli anni.
E’ forse proprio in questo quarto capitolo che De Giovanni offre il meglio di sé come scrittore, anche se in realtà a me la sua scrittura piace sempre perché, ad ogni riga, sono evidenti il suo amore per i personaggi spesso nati da un incontro casuale sotto casa e sotto la pioggia, la sua maestria nell’intrecciare il reale con l’irreale, gli studi che ha compiuto per una scienza sempre più avanzata come quella di saper interpretare il linguaggio non verbale.
Come ho detto un anno fa, in occasione dell’uscita di Una lettera per Sara, vi consiglio di iniziare dal primo capitolo (Sara al tramonto) per poi continuare con Le parole di Sara e Una lettera per Sara. Vi troverete, poi, davanti ai suoi Occhi e alla sua capacità di raccontare una storia nella storia, tanto da volerla sentire ancora.
Maurizio ancora una volta ha raccontato come un fiume in piena la nascita di Sara, ma anche di tutti gli altri personaggi (è inevitabile non parlare di Ricciardi&co) che amiamo leggere ogni volta.
Chissà se continuerà ancora la serie di Sara? Per me le premesse ci sono e le ho trovate proprio nei suoi occhi.