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Premio Strega 2023 e prime impressioni

Il mio percorso dedicato al #premiostrega , quest’anno, si sta rivelando più faticoso del solito. Probabilmente per colpa mia, non dei libri che ho scelto di leggere in attesa della cinquina che uscirà a giugno.

Certo è, come è stato fatto notare, che i candidati sembrano legati da un filo sottile, che poi tanto sottile non è, quello che lega le MADRI ai FIGLI. Se qualche anno fa, i libri del premio ci hanno portati a esplorare le vite e storie degli adolescenti, adesso ci troviamo di fronte al desiderio smisurato dei figli di instaurare un rapporto con la propria madre.

I primi quattro libri che ho letto sono uno più doloroso dell’altro, a modo loro.

Con Rosella Postorino (Mi limitavo ad amare te) ho riscoperto la guerra di Sarajevo confinata nei miei ricordi sbiaditi di ragazzina. Una guerra che non fa dimenticare e lascia impresso nelle narici l’odore di stufa e legna di una madre persa e poi ritrovata.

Con Carmen Verde (Una minima infelicità) ho vissuto un’oretta (si legge molto in fretta) di angoscia spiazzante, un’ossessione perenne di una figlia verso la madre, tra le pagine scritte magistralmente dalla scrittrice campana. Un omaggio alla zia: la protagonista è ispirata al suo dolore. Come si fa a cacciare il vuoto, la solitudine di una vita, le assenze, i ricordi dolorosi?

Con Ada D’Adamo (Come d’aria) ho fatto un po’ fatica, ma solo perché sono molto sensibile al tema malattie. Un dolore che ancora una volta, unisce una madre alla figlia.

Vincenzo Latronico (Le perfezioni) mi ha portata da un’altra parte, a Berlino precisamente, ma non lo ha fatto con toni spumeggianti ed esaltanti. Il libro esce da questo giro madre-figli perché i due protagonisti, una coppia, vivono la loro vita lontano dalle famiglie sperando di trovare la loro fortuna in una vita che vorrebbero riempire di perfezione. Ce la faranno? Cosa manca loro? Forse la vicinanza delle persone che contano di più, per es. i genitori?

Insomma, in questo primo quartetto è impossibile non trovare spunti di riflessione. Per non abbandonare il tema, sarebbe appropriato tuffarsi sul libro della Calandrone (Dove non mi hai portata).

Segnalo che, da quest’anno, sul Premio Strega c’è il Toto Strega.

Il Gruppo di lettura #inattesadellacinquina del Premio Strega 2023, attivo da quattro anni, ha l’obiettivo di leggere i 12 libri candidati che concorreranno alla cinquina che sarà comunicata il 7 giugno, in attesa del vincitore 2023 (6 luglio).

Regole per partecipare al gruppo di lettura: non è obbligatorio leggere tutti i libri, né seguire un ordine preciso o tempi stabiliti. E’ caldamente consigliato condividere le impressioni nel corso della lettura, senza spoiler, e partecipare alle varie discussioni.

Per unirsi basta accedere a questo link su Telegram.

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