Ho avuto bisogno di tempo per elaborare i miei sentimenti verso questo primo volume della saga famigliare scritta da Rebecca West, amica della Woolf, ambientata a Londra nei primi del ‘900, La famiglia Aubrey.
Perché ho sottolineato l’amicizia con la Woolf? Perché, strano ma vero (forse in realtà, nemmeno tanto strano), per collocare questa autrice a me sconosciuta fino a qualche mese fa (mea culpa!), ho avuto bisogno di leggere recensioni e consigli, tra cui il bellissimo intervento di Alessandro Baricco, non tanto per conoscere la storia che avrei letto (odio leggere sinossi e descrizioni!), ma per un parere sull’autrice e sul contesto nel quale mi sarei scontrata nella lettura del primo volume di questa trilogia.
E’ stata una lettura molto intensa tanto che, a distanza di giorni, mi sono sorpresa a ripensare ad alcuni dialoghi, scene, situazioni, assurdità di una famiglia alle prese con le consuetudini di quel periodo.
Brevemente, questo primo volume della saga della West:
– Mi ha colpita molto ma mi ha anche annoiata
– Mi ha incuriosita ma mi ha anche portato a scorrere velocemente alcune pagine
– Mi ha commossa ma mi ha anche fatto ridere
– Mi ha trasportato in un mondo lontano ma mi ha anche ricordato il mio
Per quanto riguarda i personaggi, sembra che vivano costantemente tra amore e odio:
– Ho amato Cordelia, la sorella maggiore che pensava di essere brava col violino e che veniva biasimata da madre e sorelle;
– Ho preso in antipatia Rose che racconta in prima persona la “sua” storia, ho provato tenerezza per il fratello minore Richard Quinn, indifferenza per l’altra sorella Mary.
Non so perché: questione di pelle!
– Ho criticato moltissimo la madre (Clare): spesso non capivo se fosse seria in certi discorsi o presa da “pazzia”…
Forse un po’ fuori di testa…lo era davvero!
Inoltre, c’è da dire che, oltre ad essere un personaggio imperscrutabile, è il fulcro di tutta la storia, l’anello di congiunzione dell’intera famiglia e non solo!
Vi siete chiesti come mai, all’improvviso e senza un vero motivo, nella loro famiglia sbucano personaggi strani che “s’infilano” nella loro casa e routine famigliare?
Tutto molto curioso…
E il padre?
Di lui, scriverò solo questo pensiero di Rose, iI senso di tutto:
Infine…quanto avrei voluto prendere anche io il tè con loro! Sembrava potesse risolvere qualunque
problema o avversità!