Non mi accostavo a questo genere da tempo, forse anni. Non so perché, non c’è un motivo particolare. Non l’ho mai disprezzato e sono felice di averlo ri-scoperto con la nuova uscita della Stevenson.
Non ti lascerò è stato un crescendo di punti interrogativi, ansia e paure. Ho sofferto con le sue protagoniste vittime di una violenza fisica e psicologica che non provavo dai tempi di “Uomini che odiano le donne”, apprensione per una donna incapace di ribellarsi a un rapporto malato e violento, sbigottimento di fronte ai molteplici colpi di scena fino all’ultima riga del romanzo.
Un libro che fa anche riflettere sulla condizione delle donne, costrette ancora oggi, a subire minacce e pressioni psicologiche da parte di uomini deboli e vigliacchi, come anche su quella dei figli vittime dei fallimenti degli adulti.
Un thriller che è un crescendo di adrenalina e tensione, e quando sembra che tutto sia finalmente finito e sistemato…eh no…la soluzione non è mai quella che sembra! Incredibilmente, questa volta non avevo proprio capito niente.
Intenso e forte, Non ti lascerò in fondo è un thriller dove alla base c’è l’amore e la paura della perdita.
Io non riuscivo a lasciare il libro, a spegnere la luce, a dormire… Bellissimo!