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Due sirene in un bicchiere: il posto che cerchi è quello che ti trova

Non so a voi ma a me piacciono i libri che, a un certo punto della storia, rivelano il significato del proprio titolo, ripreso da un pensiero, una conversazione, una canzone.

Quando ho iniziato la lettura di Due sirene in un bicchiere, non mi aspettavo di ricevere una così bella sorpresa, anche se avevo letto pareri positivi in giro. È il tipo di lettura che prediligo in certi momenti, quando sento il bisogno di vivere storie di dolore ma con un risvolto importante, grazie a un percorso e ad eventi che trasformano i personaggi, prendendo il meglio dagli eventi.

Tutti avremmo bisogno di una vacanza detox da ogni punto di vista, in un’isola del mediterraneo (non è specificata) e in un B&B esclusivo a cui si arriva solo attraverso il passaparola.

Il B&B delle sirene stanche è il posto che cerchi, offrendo un kit della tregua che contiene anche un filo rosso in cui infilare delle perle blu, quattro stanze con una missione, niente internet e cibo sano.

Ho sognato per tutta la lettura di trovarmi su quell’isola, vivendo di tisane e frullati benessere, di sole e sale del mare e di natura incontaminata.

Due sirene in un bicchiere

I personaggi che vivono l’isola, a partire dalle due proprietarie del B&B, sono ben caratterizzati, ognuno con il suo vissuto e la sua personalità. Chi si trova lì viene chiaramente da un’esperienza che ha segnato la sua vita con perdite o delusioni e ha la possibilità, in 10 giorni, di ritrovarsi o quantomeno capire che “il posto che cerchi (non solo fisico) è quello che ti trova”.

I protagonisti sono sette ma in realtà è Tamara a dispiegare il filo rosso dell’intera storia che, alla fine, dà anche il titolo al libro:

“Mamma, guarda! Questa barca beve il mare”
“Non è una barca, si chiama canoa”
“A me sembra un bicchiere. Mamma, noi siamo due sirene in un bicchiere”.

Non è ciò che sembra, vi consiglio davvero di leggerlo perché è una lettura piacevolissima capace di lasciare una bella sensazione.

La scrittura di Federica Brunini inoltre è piacevole e accattivante: sono contenta di averla scoperta tanto che voglio recuperare il suo “Quattro tazze di tempesta”.

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