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Rocket Girls: l’amore c’entra sempre con tutte queste storie

Quando sono venuto a conoscenza di “Rocket Girls – Storie di ragazze che hanno alzato la voce” di Laura Gramuglia, pensavo fosse il classico libro pieno di aneddoti e curiosità sul rock, in questo caso al femminile. Lo avrei letto comunque, visto che adoro le storie in pillole e le autobiografie: per questo ho deciso di prenderlo a scatola chiusa, per aggiungere volumi alla prezìosa sezione musicale della nostra libreria di casa.

Appena arrivato fra le mie mani, mi è bastato sfogliarlo un attimo per capire che il filo conduttore doveva per forza essere un altro. Un rocker quasi integralista come me ha notato che nello stesso testo erano unite Madonna e Patti Smith, Janis Joplin e Carly Simon, Courney Love e St Vincent. Che c’entrano l’uno con l’altro generi e personaggi così diversi fra loro?
In realtà è sufficiente leggere le prime righe del libro per capirlo. La piacevolissima serata settembrina in cui l’autrice ha presentato il suo libro a Bologna ha solo confermato questa impressione:

“Rocket Girls” è un libro su donne che ce l’hanno fatta in un mondo prettamente maschile, al di là delle diverse attitudini musicali.

Sono donne (come Cher e Tina Turner) che hanno dovuto liberarsi dal controllo ossessivo e violento dei propri compagni, ai quali erano legati anche artisticamente (Sonny & Cher, Ike & Tina). E’ stato difficile per loro mollarli, proprio come per le donne che oggi subiscono violenza domestica. Eppure appena ce l’hanno fatta sono sbocciate. Ditemi se non è un insegnamento questo.

Sono donne (come Yoko Ono e Courney Love) che hanno dovuto togliersi di dosso non solo l’etichetta di essere “la donna di” (John Lennon e Kurt Cobain) ma addirittura il ruolo di carnefice dei propri compagni. Courtney Love si è dimostrata con gli anni una rocker di tutto rispetto, Yoko Ono è stata riabilitata ed è stato sottolineato il suo ruolo attivo nell’alimentare il genio dell’ex Beatles. Uscendo dall’ambito musicale, viene in mente la storia di Albert Einstein e della moglie Mileva Maric  anche lei genio della matematica, che però non è riuscita ad emergere solo perchè imprigionata nei clichè e nei doveri di una donna dei primi anni del ‘900.

Sono donne quindi che si ribellano al ruolo che la società ancora oggi appiccica al genere femminile, ovvero quello di dover mettere prima o poi i sogni in un cassetto perchè dovrà fare figli, occuparsi delle faccende di casa e così via. Donne come Patti Smith, Janis Joplin e Marianne Faithfull sono state esse stesse dominanti, pur fra dubbi e fragilità, diventando esempio per tutte quelle  che ambiscono a ritagliarsi spazi in ambiti solitamente riservati ai maschi.

Rocket Girls è una chicca da regalare a tutte le donne che non si sono arrese a chi aveva già deciso per loro, al di là della musica.

I 50 ritratti di donne sono presentati con metodo: sono tutti di 4 pagine, iniziano sempre con la citazione di un brano e a pagina 2 troviamo una bellissima illustrazione di Sara Paglia. A detta della stessa autrice, possono essere lette in ordine sparso. La più coinvolgente per noi è la storia dedicata a Amy Winehouse, visto che ora porta la dedica che Laura ha fatto alla nostra Lucia a margine dell’evento.

I collegamenti con i vinili per Rocket Girls si sprecano: più che un angolo ci vorrebbe un grande muro. Scegliete voi fra Stevie Nicks dei Fletwood Mac, Tina Turner,  Patti Smith, Aretha Franklin, Janis Joplin, Amy Winehouse o Madonna. In modo assolutamente casuale scelgo Tina, un mio grande idolo d’infanzia, visto che in famiglia non si ascoltava altro.

Il brano “What’s live got to do with it” è bellissimo pezzo soul rivolto a tutte le donne che subiscono violenze e vessazioni fra le mura domestiche. Chiedetevi “cosa c’entra l’amore con tutto questo” e poi scappate se avete ancora l’ambizione di rinascere.

Un grazie a Laura per la bella chiacchierata durante il dj set che è seguito alla presentazione del libro: le donne che amano libri e musica hanno sempre una gentilezza particolare. Nella prefazione lo aveva detto che libri e dischi sono come mappe; se uno li porta con sè non si perderà mai. Speriamo di non perderci il secondo volume di Rocket Girls, con tante altre storie femminili da raccontare. Vedremo se ci saranno Alanis Morissette, Anna Calvi, Lady Gaga e l’italianissima cristina Scabbia dei Lacuna Coil.

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