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Incontro con Stefania Auci: tutto sui suoi Leoni di Sicilia

E’ stato emozionante conoscere e ascoltare di persona l’autrice del libro che ha accompagnato la nostra estate 2019, offrendoci esilaranti conversazioni a tavola e riflessioni sulla famiglia Florio che ha segnato parte della storia siciliana,dalla fine del 700.

Ciò che mi ha colpito maggiormente di Stefania Auci è la semplicità e umiltà con cui si è presentata, come se non fosse lei la scrittrice del momento, quella in vetta da mesi in tutte le classifiche dei libri più venduti (ancora oggi, lo è in narrativa italiana).

L’incontro a Bologna è stato organizzato da Mondadori Bookstore e Sala Borsa e ha messo al centro una donna, prima di tutto madre, moglie e insegnante trapanese che, sveglia ogni giorno dalle 5 del mattino, scrive prima di andare a scuola e dare inizio “alla vita vera”, a una giornata uguale a quella di tante altre persone con l’unica differenza che lei nel frattempo ha venduto oltre 200.000 copie e che, a breve, i suoi Leoni saranno pubblicati in quasi in tutto il mondo.

Come evidenziato in un video di presentazione durante l’incontro, ha avuto un ruolo importante per il libro dell’Auci l‘amore e il coinvolgimento dei lettori e la genuinità con cui l’autrice è rimasta con i piedi per terra (tra le foto, in galleria in basso, potete vedere tra le foto la sua risposta alla nostra recensione). Da nord a sud, l’Auci è sempre stata accolta con affetto, lo stesso che ho percepito ieri in Sala Borsa, in una sala gremita tanto che molte persone non sono riuscite ad entrare (io e le altre amiche, siamo riuscite per un pelo!).

Tra le domande più frequenti, l’immancabile: “Quando uscirà il secondo volume sui Florio?”.

Stefania ha lavorato tre anni ai suoi Leoni e noi speriamo non ce ne vogliano altrettanti tre per il seguito a cui, ovviamente, sta lavorando. Ma, a sua detta: “Le cose fatte di fretta non vengono bene, soprattutto se alle prese – come nel suo caso – con un personaggio come Franca Florio che sarà la protagonista del secondo volume”.

Il romanzo dell’Auci è molto ricco di nozioni storiche (è uno degli aspetti che io ho principalmente apprezzato: leggendo i Florio, ho “rispolverato” una parte di storia dimenticata), senza pesantezza e in modo del tutto naturale.

Stefania, da appassionata di storia, ha seguito il percorso dei Florio documentandosi su tutti i cambiamenti avvenuti a livello sociale e fisiologico in quell’epoca. E’ stato per lei imprescindibile parlare di storia che è la chiave di lettura fondamentale per capire come gli uomini si relazionano da sempre alle città e come le città cambiano in funzione delle trasformazioni sociali.

Il suo, come le è stato detto, non è un vero romanzo storico MA è il libro che lei avrebbe tanto voluto leggere. Un punto di partenza fondamentale, quello che ha avvicinato tanti lettori ai Leoni che hanno avuto il potere di arricchire la conoscenza e cultura di tutti. La vita, in fondo, va avanti attraverso i sentimenti e le relazioni interpersonali e famigliari.

Ancora una volta è venuto fuori il concetto: romanzo scritto da una donna = romanzo sentimentale. Un preconcetto che gira molto spesso nel mondo dell’editoria, come in tanti altri settori (cade a pennello il post su Rocket Girls e le donne che si sono fatte strada, a fatica, nella musica).

Le emozioni di questo incontro sono state tante e tutte positive, perché è positiva la stessa Stefania che non ha perso la sua genuinità e non vuole per niente al mondo essere etichettata come la scrittrice dell’anno. Un’umiltà che sono certa la premierà tanto anche in futuro.

Qui vi faccio vedere l’edizione illustrata de I Leoni di Sicilia.

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