Le peggiori paure o i migliori auguri. Il libro tragicomico di Fay Weldon

Quando ho finito di leggerlo mi sono chiesta: ma è tutto vero?
Per l’intera lettura di Le peggiori paure, romanzo definito “sorprendente e crudele” scritto da Fay Weldon (Fazi editore), autrice inglese anticonformista, irriverente e corrosiva, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a una storia nella storia, a una recita ai danni della protagonista, non a caso attrice affermata (Alexandra), proprio per il senso di incredulità che ho vissuto dalla prima all’ultima pagina.

Sembra tutto quasi un bluf, uno scherzo a cui però non c’è mai fine. “Sei su scherzi a parte” purtroppo non viene detto, tanto che il finale tragico ma allo stesso tempo sensazionale lascia quanto meno una traccia di soddisfazione.
Si, perché sin da subito è impossibile non entrare in empatia con Alexandra e solidarizzare con lei.

Ma tutti i matti li incontra lei? Ma in che mondo pensava di vivere? Persino la madre, a un certo punto, è talmente perfida che, appunto, ho avuto come l’impressione che tutti si fossero messi d’accordo per farla sentire inadeguata, fuori posto nel mondo.

Il romanzo è scritto molto bene e una volta iniziato è impossibile abbandonarlo proprio per il suo essere disturbante ed esagerato, a tratti con qualche vena di giallo-noir e un pizzico di comicità, tra dialoghi crudeli e insidiosi, al limite della normalità.

“La salma si libera di qualcosa ogni volta che qualcuno viene a visitarla. Finalmente lei è qui, così la lascerò sola con suo marito. Con quel che di lui resta”.

Ma è tutto vero quindi? Non è un incubo? Una recita?

Per la sinossi vi rimando al sito di Fazi editore. Io come sapete scrivo solo recensioni senza spoiler per commentare sensazioni ed emozioni suscitate dalla lettura.

In questo caso dico: lettura drammatica e disturbante, tra il comico e il tragico. Consigliato.