Sentivo di avere dentro “un progetto tutto mio” da diverso tempo, ma è stato giusto maturarlo pian piano soprattutto dopo aver seguito una serie di corsi su Instagram, il marketing, la comunicazione social. Non solo! Lo studio, che mi ha aiutata e spinta verso l’apertura del mio profilo dedicato ai libri, ha riguardato anche “l’osservazione” degli influencers, dei profili legati ai libri”, in sostanza della concorrenza.
Ho provato un crescendo di entusiasmo e voglia di buttarmi in qualcosa di nuovo ma soprattutto “mio e solo mio”.
Una forte spinta l’ho ricevuta proprio dai corsi che ho seguito, utili innanzitutto per la mia attività lavorativa all’Università di Bologna. L’ufficio stampa in cui lavoro gestisce, infatti, anche i social di Ateneo e potete quindi immaginare l’attenzione e le capacità necessarie e fondamentali perché tutto sia sempre perfetto e in linea con un’istituzione come l’Alma Mater. Ho provato per lungo tempo una forte ansia da prestazione che, col tempo, è passata anche se i “pericoli” sono sempre dietro l’angolo come anche gli errori involontari.
[Vi racconto solo questo aneddoto e poi basta se no vi annoio: una volta sul profilo IG di Ateneo abbiamo condiviso una foto di un utente con una serie di bracciali al polso. Non avevamo notato che tra essi c’era anche quello specifico di un’associazione studentesca. Si è scatenato un putiferio con tanto di lettera cartacea al Rettore! Per dire!]
Ce ne sono tanti, anche online e gratuiti (i famosi webinar di Ninja Marketing o Social Media Strategies), senza sottovalutare chi, esattamente come sto facendo io adesso, condivide nei propri profili consigli, strategie, freebie e documenti.
A quest’ultimo proposito, ho trovato utilissimo, riguardo a IG, il file con le faq realizzato da Rita Bollati che, come si legge sul suo sito, aiuta le libere professioniste a fare chiarezza nei loro progetti creativi e a semplificare il loro lavoro per raggiungere la realizzazione e l’armonia che desiderano.
Sembra banale ma le domande e risposte che ha messo a disposizione dei suoi followers, mi ha fatto riflettere su molte cose, per es:
Provate a rispondere a queste semplici domande: saranno la base del vostro progetto.
Io sono riuscita a darmi una risposta chiara:
Voglio impostare una strategia precisa, costante, valutare i risultati nel corso del tempo, fare dei test e prove per capire cosa funziona meglio e cosa no.
Voglio anche parlare di me, far trasparire attraverso le mie letture chi sono: le storie mi aiutano tanto in questo (un anno fa, non sapevo che le avrei usate costantemente tanto da averle sempre attive – vi giuro: da un anno non è mai successo che non ce ne fossero!).
Con questa prima consapevolezza, ho seguito dei corsi molto più tecnici, sulle capacità dello strumento Instagram: in particolare mi è stato utile il corso Instagram Marketing organizzato da Webing academy con Francesco Mattucci.
Con questo corso ho capito innanzitutto cos’è Instagram:
Quindi, OBIETTIVO CHIARO, PROGETTO CHIARO…
Ma basta solo questo??? Ovviamente NO.
E’ fondamentale la COMMUNITY (ve ne abbiamo parlato anche qui, anche senza entrare nel dettaglio) con cui è NECESSARIO interagire quotidianamente.
Prima si dà, poi si riceve quindi dobbiamo essere principalmente NOI a offrire non solo i nostri contenuti, ma anche i nostri like e commenti, partecipare alle iniziative degli altri, stringere rapporti “di buon vicinato” e possibilmente, come è capitato a me, trovare delle persone piacevoli con cui stringere una vera amicizia.
La propria community va coccolata.
Inoltre, è fondamentale produrre contenuti di qualità e dare l’impressione a chi arriva nel nostro feed di un progetto chiaro e armonioso.
Alcuni esempi (appositamente non di libri e non necessariamente con numeri altissimi:-))
– @colorbunny (palette cromatica)
– @_remmidemmi (incidenti strani)
– @teaforbear (foto a 45°)
Un altro punto importante da non sottovalutare ma da PIANIFICARE è costituito da:
Ebbene si, è necessario dedicare tempo al proprio progetto e perderci anche il sonno. Non dimenticherò mai le nottate con Marco dietro alla realizzazione del sito!
Bisogna organizzarsi e pianificare quando (oltre al come, ma poi ci arriveremo!) preparare il materiale, scrivere il piano editoriale, scattare le foto, scrivere i testi che, attenzione, non sono uguali se su sito, discalia foto e storie (il linguaggio cambia!), interagire nel corso della condivisione.
Insomma…ci vuole tanto TEMPO.
Un altro corso molto utile e che mi ha aperto completamente gli occhi, spingendomi verso il progetto che già viveva dentro di me, è stato il “Corso Instagram per giornalisti” tenuto a Roma da Gianluca Bernardi.
La premessa è stata questa e io non potevo che essere d’accordo.
Bene, oggi vi ho dato una veloce infarinatura su come mai e come è nato il progetto Scatti. La prossima volta entrerò nei dettagli di quanto ho messo in pratica, sin da subito e concretamente, non appena aperto il profilo su IG.
Spero di esservi stata utile.