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Scattidallamialibreria su IG: scelta del nome, foto e piano editoriale

La volta scorsa, per #scattailconsiglio , vi ho raccontato com’è nato il mio progetto su IG dedicato ai libri, da quali obiettivi sono stata animata e gli studi e i corsi che mi hanno aiutata a chiarire le idee e ad utilizzare il social in modo coerente e corretto.

Oggi voglio, invece, entrare nei dettagli operativi ed esporvi i passi che ho seguito per l’apertura di Scattidallamialibreria su Instagram

Innanzitutto, come ho scelto il nome?

E’ nato dalla mia esigenza di dare evidenza ai tanti libri presenti sugli scaffali della mia libreria.

Per lungo tempo, a parte rari casi, sul blog Kevitafarelamamma o sui miei social personali, ho scritto recensioni di libri per bambini, albi che ancora oggi adoro e a cui se posso cerco di dare evidenza. Mi sono resa conto di aver parlato pochissimo, invece, dei MIEI libri, dei miei gusti di lettura, abbandonando tra l’altro la carta e affidandomi solo al Kindle.

Ho sentito di voler dare voce ai libri cartacei della mia libreria e di averne di nuovi, di carta, tra le mani. Così ho scelto Scattidallamialibreria.

Presentazione in bio

Nel profilo Instagram è buona prassi presentarsi e mettere subito in luce l’argomento e caratteristiche del proprio feed.

Inizialmente avevo pensato a presentazioni del tipo: “Perché i libri sono più belli se condivisi”, Adoro i gialli ma ogni tanto stacco con i rosa, la narrativa e i noir. Amo i libri per bambini…

Poi un giorno la RIVELAZIONE. Leggendo un libro di un autore, che tra l’altro nemmeno amo molto (Gli ingredienti segreti dell’amore di Nicolas Barreau), ho letto la frase che trovate nella mia bio e che mi ha fatto provare un tuffo al cuore, scrivendola praticamente ovunque:

La prima frase di un libro è come il primo sguardo tra due persone che non si conoscono.

Con questa citazione credo sia riassunto non solo il mio amore per i libri, ma anche l’ardore, la curiosità, il desiderio di scoprirne sempre di nuovi.

Scatto delle foto

Instagram è foto ed estetica: su questo non ci sono dubbi. Ho quindi iniziato a fare delle prove, usando spazi e oggetti presenti in casa.

La mia premessa è stata: voglio raccontarmi attraverso i libri e quindi attraverso gli oggetti e i colori che mi rappresentano.

Io vivo di colori.

Sembrerà strano a tanti di voi, ma non potrei immaginare mai la mia casa o solo bianca, o solo grigia, o solo marrone…nonostante io riconosca l’eleganza di quegli stili.

A casa nostra ci sono i colori, in ogni stanza: pareti gialline o verdine, mobili rovere moro con aracione o verde; rosso in camera di Lucia…insomma…anche il mio feed non poteva essere altrimenti.

Ho battezzato quindi alcuni colori che per me dovevano essere sempre presenti nelle foto: non a caso, l’arancione (la lampada), il verde e il giallo (le sciarpe o coperte), il marrone…

Ho poi deciso di dare un iniziale senso a questi colori, utile anche al mio piano editoriale e alla scelta dei libri da scattare e recensire:

  • Libro del mattino (verde)
  • Libri per sognare (cioè albi) nel pomeriggio (giallo oro)
  • Libro della sera (marrone e arancione)

Se andate in fondo al mio feed, vedrete che per lungo periodo ho cercato di mantenere questo ordine di pubblicazione dando vita così a tre file distinte.

Per questo mio proposito, ho scelto libri già letti – nessuna nuova proposta o segnalazione – ed è stato piacevolissimo risfogliare vecchi libri e riscoprirli con occhi nuovi.

Nel tempo sono cambiata e, come è giusto che sia, ho mutato leggermente stile fotografico e metto in conto di cambiarlo ancora. Scattare le foto mi diverte e mi piace sperimentare modalità nuove.

Dopo un  po’ ho abbandonato la lampada gialla e la libreria…

Poi ho abbandonato il marrone e le file sono diventate tutte uguali…

Sicuramente non avere le file da seguire è più semplice e richiede meno tempo, soprattutto dà la possibilità di cambiare piano se si vuole pubblicare un libro piuttosto che un altro e non avere il problema della fila da rispettare.

Piano editoriale

Ho messo sotto sopra la mia libreria e quella di mia figlia, per scegliere i libri da rileggere, ricordare, presentare.

In un’agendina ho iniziato ad appuntare le mie scelte, giorno per giorno.

Per oltre 15 giorni ho pubblicato 3 post al giorno: uno la mattina tra le 8 e le 9, uno a ora di pranzo, uno la sera alle 21.

Ho poi allentato con un post al giorno, mantenendo l’ordine delle file. Un ordine che, come detto, pian piano ho abbandonato per essere più libera nelle pubblicazioni.

Scelta degli #

Su IG (ho fatto la prova), il post non gira in nessun modo se non ci si abbinano gli #

Sin da subito ho creato un file nelle note del cellulare con gruppi di # da usare, per quanto riguarda i libri.

Accanto al mio che uso sempre (#scattidallamialibreria), cerco di variarli post per post e di scovarne di nuovi sempre attinenti al mio tema.

Interazioni

Fondamentali.

L’ho già detto nel post della volta scorsa: si riceve se si dà quindi è necessario, se non si intende sponsorizzare i post, interagire e inserirsi nelle iniziative organizzate dagli altri lettori e Book blogger, lasciare like e commenti il più possibile sinceri, creare delle RELAZIONI.

Senza di esse oggi sarei nulla, non scherzo.

Grazie alle relazioni instaurate in questo anno, ho arricchito il mio feed e la mia passione. Ho scoperto nuove letture e autori, persone intelligenti con cui ho scambi costruttivi, sono andata oltre l’estetica delle foto perché in fondo ciò che conta di più è la SOSTANZA.

Con questa ultima affermazione vi lascio perché è un tema che approfondirò nel prossimo appuntamento #scattailconsiglio

Ricordate: ok l’estetica e la bellezza degli scatti (IG si regge sulla bellezza delle foto), ma se non ci si spaccia per fotografi e l’intento è quello di parlare di libri, quello che conta di più è il contenuto.

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