Ne ho parlato tempo fa: io ho amato I leoni di Sicilia come anche Stefania Auci, che ho avuto piacere di incontrare e ascoltare nel corso di un evento a Bologna.
Ringrazio quindi infinitamente Editrice Nord per questo regalo che mi spingerà a rileggere il primo volume della saga dei Florio.
L’edizione illustrata de I leoni di Sicilia è qualcosa di davvero speciale.
L’intento è quello di offrire al lettore le immagini del passato raccontato dalla Auci, un mondo di fine ‘800 che finora abbiamo solo immaginato nella nostra mente e che, adesso, possiamo confrontare con le suggestioni che ci vengono fornite in questa edizione speciale illustrata, nata per celebrare il grande successo del libro.
Ci sono la pianta di Palermo all’epoca dei Florio, foto di luoghi e oggetti di quel periodo, ritratti di uomini e donne, un quadro che completa la magia della lettura.
Se non avete ancora letto questa saga, regalatevi questa edizione: sarà un tuffo nella Sicilia dell’età borbonica, del Regno di Napoli, della coalizione contro i francesi e poi della pace, degli anni di Napoleone e la fine della dinastia borbonica. Un contesto storico dentro il quale si muove la famiglia dei Florio che, passo dopo passo, costruisce un impero.
I Florio passano dall’avere una semplice “putiedda” (bottegguccia) di spezie a diventare il punto di riferimento in Sicilia per l’aromaterapia ma anche per altri settori, come il tonno, lo zolfo, i tessuti.
Attraverso le donne e gli uomini che hanno reso grande questa famiglia, spiccano amori, diversità, competizione, coraggio, sentimenti di cui è possibile vedere ancora oggi i segni.
“Esistono amori che non portano questo nome ma che sono altrettanto degni di essere vissuti per quanto dolorosi”.
Molti di loro sono l’esempio della fatica, della dedizione al lavoro, della caparbietà e del successo: una famiglia che non può che entrare nel cuore di lettori, in attesa trepidante del secondo volume della saga.