Quest’anno ho letto molto meno rispetto al passato…
Una sessantina di libri tra cui pochissimi classici.
La mia testa è stata presa da assalto da altre vicende o, semplicemente, aveva bisogno di non pensare a niente e iniziare un percorso di meditazione.
Negli ultimi tre mesi, infatti, in casa Scatti sono entrati libri sul silenzio, la meditazione, la preghiera, l’ascolto di sé. Tra questi, L’Arte della meditazione di Guidalberto Bormolini, Ora di Giovanni Lindo Ferretti, Santi di tutti i giorni di Shevkunov Tikhon.
Non ti muovere – Margaret Mazzantini
La tigre di Noto – Simona Lo Iacono
Trema la notte – Nadia Terranova
Infanzia – Tove Ditlevsen
Isolina – Dacia Maraini
I miei stupidi intenti – Bernardo Zannoni
Le ossa parlano – Antonio Manzini
Il quaderno dell’amore perduto – Valérie Perrin
Oggi sarò tempesta – Silvia Ciompi
Ora – Giovanni Lindo Ferretti
L’avversione a di Tonino per i polacchi e i ceci – Giovanni Di Marco
Alfonsina e la strada – Simona Baldelli
Per quanto riguarda i classici italiani ho letto I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (un’esperienza bellissima), Gli indifferenti di Moravia, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, La ragazza di Bube di Carlo Cassola.
Ho finalmente letto il classico russo Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij con cui ho lottato un po’ (ma è risaputo che la letteratura russa non va d’accordo con me!).
Cosa si nota come al solito?
Che amo maggiormente gli scrittori italiani, non c’è niente da fare.