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Libri letti nel 2019: la svolta della carta

Incredibile! Dopo anni di solo kindle, il 2019 ha visto solo libri di carta tra le mie mani. Ho letto davvero pochissimi ebook, nonostante io riconosca la loro comodità, soprattutto per i miei viaggi in treno da pendolare.

Il mio 2019 di letture è stato, inoltre, più ricco di sempre: probabilmente spinta dal progetto Scattidallamialibreria, ho raddoppiato il numero dei libri letti e ho RIscoperto la bellezza delle riletture e dei classici.

Ho letto 71 libri, prevalentemente gialli (22), 3 epistolari, oltre 20 libri di narrativa (soprattutto italiana), 1 solo libro di poesie, 3 saghe, 7 romance, 12 classici, 3 thriller, 2 distopici.

Ecco qui la lista, in ordine cronologico e con brevi recensioni e link ai post specifici (è lungo, eh!):

1) Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey – Mary Ann Shaffer & Annie Borrows
Una lettura epistolare, piacevole e in cui viene messo in luce il grande potere della lettura, nonostante un periodo di sofferenza e privazioni nel corso della seconda guerra mondiale.

2) Rien ne va plus – Antonio Manzini
Ultimo capitolo della serie con Rocco Schiavone, uno dei miei commissari preferiti.

3) C’è un punto della terra – Giuliana tedeschi
Tra i libri letti in occasione della Giornata della memoria, la testimonianza della Tedeschi mi ha molto colpita: ho provato tutto il suo dolore di donna e madre, le fatiche e gli orrori subiti nel campo di concentramento come a voler disgregare lentamente ma inesorabilmente l’essere femminile.
Di una commozione struggente il finale:
“Qualcosa allora si sciolse in noi. L’emozione dapprima sopita, poi trattenuta, ritardata, dosata con paura, proruppe in lacrime e in gemiti di gioia. Ci abbracciamo tutte, finalmente persuase della nostra libertà”.

4) Il filo di Auschwitz – Veronique Mougin
La storia di un ragazzino ebreo strappato dalla sua casa, in Ungheria, e portato con la sua famiglia nei campi di Auschwitz, nel 1944.

Riletture veloci: Diario 1941 -1943 di Etty Hillesum, Diario di Anne Franck, Intermittenza di Camilleri, Alta Fedeltà di Nick Hornby, Non è la fine del mondo di Alessia Gazzola.

Migliore di gennaio: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey

5) Vuoto – Maurizio De Giovanni
Della serie per i bastardi di Pizzofalcone.
“Questo posto è vuoto. Di un vuoto più grande di quello che sembra, più grande di tutto. Vuoto di sogni.

6) Eleanor Oliphant sta benissimo – Gail Honeyman
All’inizio ho provato irritazione per lei. Quando ho finito di leggerlo, Eleanor mi è persino mancata un po’.

7) Tutte le volte che ho pianto – Catena Fiorello
Una lettura piacevole ma per certi versi inverosimile. Per me troppo sdolcinata e prevedibile.

8) Oh boy! – Marie-Aude Murail
Un libro per ragazzi che mi è piaciuto davvero tantissimo. La storia di tre orfani ai quali è impossibile non affezionarsi.

9) Il labirinto dei vizi capitali – Federico Maria Rivalta
Settimo volume della serie con il giornalista Riccardo Ranieri che ancora una volta si trova invischiato in un’indagine di omicidio.

Riletture veloci:Twilight, Narciso e Boccadoro

Migliore di febbraio: Eleanor Oliphant sta benissimo

10) La famiglia Aubrey – Rebecca West
Ve ne ho parlato qui

La famiglia Aubrey di Rebecca West: il primo volume di una saga famigliare tra amore e odio

11) Dove è finita Audrey – Sophie Kinsella
Una lettura per ragazzi e genitori, alle prese con il bullismo , in crisi di fronte ai dispiaceri dei figli, impreparati di fronte ai mille cambiamenti che inevitabilmente avvengono nelle famiglie.

12) Atti osceni in luogo privato – Marco Missiroli
Ve ne ho parlato qui

Atti osceni in luogo privato, il libro dove si trovano tanti spunti letterari

13) L’invitato – romanzo di esordio di Massimiliano Alberti
Non mi ha fatto impazzire. Il personaggio principale non ha conquistato la mia simpatia.

14) I tempi nuovi- Alessandro Robecchi
Ultimo capitolo della serie con Carlo Monterossi e Oscar Falcone.

Migliore di marzo: Atti osceni in luogo privato 

15) Anne di tetti verdi – Lucy Maud Montgomery
Ve ne ho parlato qui

Anne di tetti verdi: un inno al potere dell’immaginazione

16) Circe – Madeline Miller
Ve ne ho parlato qui

Circe: la maga, la donna, la madre che nessuno conosceva

17) Il ladro gentiluomo – Alessia Gazzola
Ultimo romanzo con Alice Allevi e mi ha fatto piacere constatare, ancora una volta, che con lei non ci si annoia mai, che si può passare dalle lacrime al riso in un batter d’occhio, che le indagini a cui lavora non sono mai noiose e che c’è sempre un colpo di scena in agguato, tra amore e un po’ di follia.

18) Il romanzo di Sant’ Jordi – Marius Serra
Un giallo intrigante ambientato a Barcellona nel giorno della festa dei libri e delle rose, il 23 aprile.

19) Km 123 – Andrea Camilleri
Breve giallo ma intrigante come non mai.

20) Mr Zuppa Campbell Il pettirosso e la bambina – Fannie Flagg
Bello bello, come tutti i romanzi di Fannie.
Ambientato in Alabama dove il tempo sembra si sia fermato (dove non c’è solo caldo!), prevalendo il senso di appartenenza, la collaborazione tra tutti gli abitanti, la gratitudine per le piccole cose, l’amicizia, la semplicità.

Migliore di aprile: Circe

21) Lo straniero – Albert Camus
Un classico della letteratura francese, pubblicato nel 1942, che ho molto apprezzato.
Ironico e irriverente, il protagonista che parla in prima persona non si lascia quasi scalfire da niente, né dalla perdita della madre né dalla sua condanna a morte. Uccide un uomo senza nemmeno sapere perché e pensa che in fondo ci si abitua a qualsiasi condizione, anche a una prigione lugubre e impregnata di solitudine.

La citazione che mi ha colpito di più riguarda proprio la solitudine vissuta dal protagonista in carcere: “Non sapevo fino a quel punto i giorni possono essere lunghi e corti allo stesso tempo. Lunghi a vivere, senza dubbio, ma talmente distesi che finiscono per traboccare gli uni sugli altri. Così perdevano il loro nome. Le parole ieri o domani erano le sole che conservassero un senso per me”.

22) Non ti lascerò – Chevy Stevens
Ve ne ho parlato qui

Non ti lascerò: uno dei thriller più belli per me

23) Le parole di Sara – Maurizio De Giovanni
Ho imparato a conoscere Sara, il nuovo personaggio di uno dei miei scrittori italiani preferiti, con il primo volume Sara al tramonto. Con questo secondo romanzo Maurizio De Giovanni conferma la particolarità e soprattutto i misteri che si nascondono dietro la donna che porta dentro di sé molto segreti e un passato che si scopre pian piano.

Uno degli aspetti più belli di questa nuova serie fatta di indagini e lati oscuri, è il fatto che Sara, donna all’apparenza insignificante e invisibile, in realtà è animata da profondi sentimenti e da un’intelligenza fuori dal comune.

Un personaggio che sto imparando ad amare, anche se non eguaglierà mai il mio commissario Ricciardi che a breve lascerà la scena (sta per uscire l’ultimo romanzo con lui??). La penna di De Giovanni è comunque inconfondibile: come tutti i suoi libri, anche questo si legge benissimo tanto da arrivare alla fine senza rendersene conto.

24) Dodici parole – Gabriella Jacomella
Ve ne ho parlato qui

Dodici parole: a ognuna la sua

25) The Sun and her flowers – Rupi Kaur
Rupi Kaur è stata indicata su Forbes nell’elenco #30under30 e sin da piccolissima ha dato evidenza delle sue doti artistiche naturali.
The sun and her flowers non è la sua prima raccolta di poesie. Prima di questa, ha esordito con grande successo con Milk and honey.

26) Figlie di una nuova era – Carmen Korn
Ve ne ho parlato qui

Figlie di una nuova era: il primo volume della saga di Carmen Korn

27) L’ispettore Cadavre – Geroges Simenon
Il mio primo Maigret! Peccato averlo scoperto così tardi!
E’ stata una vera esperienza leggere questa indagine scritta nel 1944 (si tratta del 25esimo romanzo tra i 75 di questa serie) portandomi in un paese di provincia, non lontano da Parigi, dove il commissario si trova un po’ per caso per indagare su una vicenda a cui non mancheranno colpi di scena.
Un personaggio volto più al “perché” che al “chi è stato”.

Ho vissuto un’indagine “di altri tempi”, pacata ma perfetta, coinvolgente e umana. Si, è altissimo il senso di umanità di Maigret e di tutti i personaggi che gli gravitano intorno.

Mi ha colpito il suo linguaggio non troppo raffinato, le descrizioni particolareggiate di luoghi e persone, il dramma vissuto dai vari protagonisti, l’apparente indifferenza di Maigret che, alla fine, diventa tenerezza.

Tenero e mite, mai banale e umano: queste le caratteristiche del Maigret che ho avuto piacere di conoscere in questa prima storia

Migliore di maggio: Figlie di una nuova era

28) Finalmente ti scrivo – Carmen Llera Moravia
Ve ne ho parlato qui

Finalmente ti scrivo: le lettere d’amore più belle che io abbia mai letto

29) Lena e la tempesta – Alessia Gazzola
Ho fatto bene a leggerlo a giugno, perché mi ha trasportata su un’isola siciliana e mi ha fatto vivere l’estate in anticipo. Bello bello.

30) Favola di New York – Victor LaValle
Troppo. lo definirei così questo romanzo che non ho capito se fantasy, giallo o altro. Mi è piaciuto fino a metà…dopo si è perso in mille cose e mi ha stordita.

31) Non c’è più scampo – Agatha Christie
Il mio primo libro di Agatha Christie: non sono rimasta particolarmente colpita…all’inizio mi ha fatto venire un gran sonno.

32) Due sirene in un bicchiere – Federica Brunini
Il libro che ha rappresentato la mia estate: l’ho regalato a tante amiche per piacevoli letture sotto l’ombrellone.

33) Fedeltà – Marco Missiroli
Dopo il suo Atti osceni, ho voluto leggere anche il candidato al Premio Strega (nella cinquina 2019)…e…insomma…non mi ha fatto impazzire ma considero sempre molto bella la sua scrittura.
Ve ne ho parlato qui

34) La Venere di Taškent – Leonardo Fredduzzi
Sono rimasta affascinata da questo giallo ambientato in una Mosca di fine anni 60.
Ho terminato il libro con la voglia di un sequel, per vivere una nuova indagine di questo commissario un po’ malinconico, pacato e non banale.

Migliore di giugno: Due sirene in un bicchiere

35) Non lasciarmi – Kazuo Ishiguro
Un distopico di cui vi ho parlato qui e per il quale mio marito ci ha fatto anche un angolo dei vinili associandolo all’anima tormentata di Freddie Mercury.

Non lasciarmi: inquietante fino all’ultimo ciclo

36) Sadie – Courtney Summers
Uno dei thriller più belli letti quest’anno.
Ve ne ho parlato qui

Sadie: un thriller soft con un tema importante

37) Ovunque io sia – Romana Petri
Tra i migliori libri letti nel 2019.
Un romanzo dove c’è tutto: storia, sofferenza, passioni, povertà, rivincita, depressione, malattia, speranza, famiglia, lotta e amore
Ve ne ho parlato qui

Ovunque io sia: la vita è una speranza dietro l’altra

38) Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
Geniale.

39) Conversazioni su Tiresia – Andrea Camilleri
Il libro che sono corsa a comprare, a luglio, qualche giorno dopo aver appreso della morte del grande maestro che ha lasciato un grande vuoto, per quanto mi riguarda.
Ho rivisto lo spettacolo che ha inscenato al Teatro greco di Siracusa, appena un anno prima della sua morte, e profonda è stata la mia commozione.

40) La settima onda – Daniel Glattauer
E’ il seguito di “Le ho mai raccontato del vento del nord”: un romanzo epistolare, letto in poche ore e che, come il primo volume, vede protagonisti due amanti a colpi di mail. Una lettura frizzante e leggera.

41) È tempo di ricominciare – Carmen Korn
Secondo volume della saga Figlie di una nuova era.

E’ tempo di ricominciare: la ricostruzione dopo la guerra

Migliore luglio: Ovunque io sia

42) I leoni di Sicilia – Stefania Auci
Il libro dell’anno, ha venduto tantissimo e, in spiaggia, erano in pochi a non averlo tra le mani.
Io e Marco ci abbiamo fatto delle favolose conversazioni a tavola

I leoni di Sicilia: conversazioni a tavola

43) Un caso speciale per la ghostwriter – Alice Basso
Ultimo capitolo che vede protagonista Vani sarca, la ghostwriter più cinica e ironica di sempre.

44) Le assaggiatrici – Rosella Pastorino
Libro rivelazione della mia estate.
Ve ne ho parlato qui

Le assaggiatrici: quando non sai se sopravvivrai mangiando

Migliore agosto: I Leoni di Sicilia

45 e 46) Almost blue e Acqua in bocca – Carlo Lucarelli e Andrea Camilleri
Ve ne ho parlato qui

Almost blue e Acqua in bocca: due gialli nella rossa Bologna

47) 0,6 – Maddalena Capra
Un libretto su un’esperienza di madre e donna, quella che nessuna vorrebbe vivere. La vita però va avanti, lo stesso.

48) 1984 – George Orwell
Ecco, il mio 2019 è stato segnato anche da questo capolavoro che FINALMENTE dopo anni in libreria sono riuscita a leggere. Ovviamente non è il mio genere e, sempre ovviamente, ne ho discusso con Marco in conversazioni a tavola.
Il distopico non fa per me.

49) The Chain – Adrian McKinty
Il terzo thriller dell’anno che, partito da un’idea buona, si è un po’ perso tra scene surreali che hanno fatto chiacchierare un bel po’ il gdl a cui ho partecipato. Tutto sommato, però, bello…perché è indiscutibile il fatto che una volta iniziato…si vuole scopire come andrà a finire.

50) Apollonia – Grazie di Michele
Ve ne ho parlato qui

Apollonia, la visionaria dell’amore

51) Extravergine – Chiara Moscardelli
Ve ne ho parlato qui

Extravergine: un nuovo personaggio esilarante di Chiara Moscardelli

52) Pianto dell’alba – Maurizio De Giovanni
ULTIMO capitolo con il commissario Ricciardi che ho tardato, appositamente, a leggere per non abbandonarlo. Non credo però che finirà così…E’ certo che ci sono rimasta malissimo e che non mi aspettavo questo finale.

Migliore settembre: Pianto dell’alba

53) I viaggi segreti di Carlo Rossmam – Elena Corti
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I viaggi segreti di Carlo Rossmann

54) Avviso di chiamata – Delia Ephron
Ve ne ho parlato qui

Avviso di chiamata: quando l’amore resta in attesa

55) Storia di una capinera – Giovanni Verga
Il classico che, più in assoluto, mi fa battere e il cuore e che ho riletto…piangendo di nuovo.

56) L’idioma di Casilda Moreira – Adrian N. Bravi
Ve ne ho parlato qui

L’idioma di Casilda Moreira: la lingua dell’amore

57) Due racconti di Edward Allan Poe
Ero curiosa di scoprire questo autore, il padre del brivido…e niente…non mi ha colpito particolarmente, forse perché non ho scelto i racconti migliori.

Migliore di ottobre: I viaggi segreti di Carlo Rossmam

58) La pietra di luna – Wilkie Collins
Considerato il poliziesco capostipite del genere, scritto a metà ‘800 da Wilkie Collins, scrittore inglese che ha ideato una narrazione a più voci per la ricostruzione dei fatti intorno alla scomparsa di una diamante giallo.
Mi è piaciuto molto, non solo per la trama, ma anche per la genialità con cui è stato costruito, per il linguaggio fluidissimo e per niente pesante (nonostante si tratti di un classico!) e per l’intreccio per niente banale o scontato.

59) La verità è che non ti odio abbastanza – Felicia Kingsley
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La verità è che non ti odio abbastanza: And only now I see the light

60) Questione di Costanza – Alessia Gazzola
Finita la serie con Alice Allevi, che ho tanto amato, ecco un nuovo personaggio che la ricorda tanto pe molti aspetti. Sono certa che a questo primo volume, ne seguiranno tanti altri.

61) Lontano dagli occhi – Paolo di Paolo
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Lontano dagli occhi, senza possibilità di scelta

62) La danza dei veleni – Patrizia Rinaldi
Una serie di gialli che non conoscevo. Questo è il quarto libro che vede protagonista Blanca, una donna ipovedente che, nonostante il problema con la vista, riesce a gestire brillantemente e con un “fiuto” incredibile le varie indagini che le si presentano.

63) L’amore rubato – Dacia Maraini
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I libri per dire “BASTA alla violenza sulle donne”

64) La maestra dei passi avanti – Federica Zeppilli
Un giallo intrigante, uno dei migliori del mio 2019. Mi ha ricordato moltissimo una scrittrice che amo molto, Margherita Oggero.

Migliore novembre: La pietra di luna

65) Ogni piccola cosa interrotta – Silvia Celani
Non si sa quanto ho pianto, mentre lo leggevo! Una bellissima storia di formazione, dolore, rinascita, famiglia e rapporti.

ARRIVATA A OLTRE META’: Il gatto striato miagola tre volte – Alan Bradley
Voi non ci crederete, ma è l’unico libro che non sono riuscita a finire nel 2019. Probabilmene ho sbagliato a iniziare questa serie partendo dall’ultimo capitolo (questo è l’ottavo), ma Flavia de Luce non mi ha conquistata. Interessante l’idea di fondo, ma per niente coinvolgente l’indagine che tra l’altro ho trovato molto confusionaria…Proverò col primo.

66) L’annusatrice di libri – Desy Icardi
L’ho adorato. Bellissima l’idea, travolgente la storia che diventa quasi un giallo, inaspettato il finale, ricco di suggerimenti letterari e citazioni che un lettore non può non amare. Linguaggio fluido e allo stesso tempo corposo.

67) Canto di Natale – Charles Dickens
Impossibile non leggerlo sotto Natale. Tra l’altro mi è stata regalata un’edizione deliziosa – alter ego – da Serena Followthebooks.

68) Il cardellino – Donna Tartt
Ho terminato l’anno con questo grosso volume (oltre 800 pagine) che mi ha tenuto compagnia lungo il viaggio per la Sicilia, in treno, e per le mie vacanze natalizie. Promosso a pieni voti già dalle prime pagine.

Migliore di dicembre: L’annusatrice di libri

Tra le letture fatte con Lucia, ad alta voce (segnalo solo i più particolari):

69) Katitzi e il piccolo Swing – Katarina Taikon
La cosa più bella di questo libro è il fatto che la protagonista è la stessa autrice, Katarina Taikon che, ispirandosi alla sua storia personale, racconta le avventure vissute con la sua famiglia rom e quanto sia stato difficile, negli anni 40, integrarsi nella società svedese e vivere una vita normale, come gli altri.

70) Lettere da Babbo Natale – Tolkien
L’ho acquistato per Lucia che ha iniziato ad avere qualche dubbio sull’esistenza di Babbo Natale. Obiettivo raggiunto;-)

71) Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde 
Sono stata contentissima di aver letto, con Lucia, il classicone di Stevenson, grazie al gdl di Piccolimomentidiecstasy (#ritorniamoragazzi). Ho dovuto, ovviamente, semplificare alcune parti ma grazie all’edizione Il battello a vapore abbiamo potuto contare su approfondimenti e curiosità che hanno coinvolto tantissimo la mia piccola lettrice.

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